Giovedì, 15 Maggio 2025 13:59

I musicanti di Brema e altre avventure con i-Code

Condividi!

i-Code e buone pratiche educative – Il racconto del webinar del 4 dicembre

Il 4 dicembre si è tenuto un webinar dedicato alle buone pratiche educative con i-Code, un appuntamento prezioso per approfondire le potenzialità di questo strumento nella scuola dell’infanzia e primaria.

Protagoniste dell’incontro sono state la dott.ssa Tiziana Ceol, la dott.ssa Camilla Monaco e la dott.ssa Ornella Mich, che hanno condiviso esperienze sul campo e spunti teorici per far riflettere educatori e insegnanti. 

Tecnologia e scuola: una riflessione teorica 

Il webinar si è aperto con un’introduzione teorica sul ruolo della tecnologia nell’educazione. Citando Kranzberg, le relatrici hanno sottolineato che "le tecnologie non sono né buone né cattive ma nemmeno neutrali": sono strumenti la cui efficacia pedagogica è strettamente connessa all’intenzionalità e alle scelte progettuali degli insegnanti. Pertanto, un dispositivo come i-Code – che intreccia la dimensione analogica delle tessere con quella digitale del tablet e dell’App – può diventare un efficace mediatore che, se inserito in una progettazione educativo-didattica consapevole, può contribuire a trasformare il modo di insegnare e di apprendere. 

Le esperienze sul campo: creatività e collaborazione 

Le relatrici, appartenenti a realtà di spicco nel panorama educativo – la Federazione Provinciale Scuole Materne (Tiziana Ceol e Camilla Monaco) e la Fondazione Bruno Kessler (Ornella Mich) – hanno raccontato i risultati delle sperimentazioni condotte con i-Code in diverse scuole. 

Uno degli esempi più coinvolgenti è stato quello riferito alla scuola dell’infanzia di Ponte Arche, dove i-Code è intervenuto all’interno di un’esperienza di esplorazione e ricerca osservativa nel territorio circostante. Uno dei passaggi di questa proposta prevedeva la costruzione di una mappa che guidasse i “ricercatori” dalla scuola al parco delle Terme di Comano. Attorno a questo percorso bambini e insegnanti hanno costruito, in piccolo gruppo, narrazioni multimodali e multimediali: attraverso le tessere fisiche di programmazione e il tablet, hanno collaborato per costruire sfondi, animare personaggi e raccontare storie. In questo processo, gli “inciampi”, i problemi e gli errori sono diventati, anche grazie alla conduzione dell’insegnante, preziose occasioni di apprendimento​​. 

Un’altra esperienza interessante, declinata nei termini del coding narrativo, è stata invece svolta presso l’IC Val Rendena. Ispirandosi alla fiaba dei Musicanti di Brema, due classi seconde della primaria hanno lavorato con i-Code per riprodurre la celebre storia in formato multimediale, suddividendola in quattro scene principali. Gli studenti, organizzati in piccoli gruppi, hanno disegnato personaggi e sfondi, per poi animarli utilizzando l'app i-Code e le sue tessere di programmazione. Ogni gruppo ha collaborato attivamente, alternandosi nei ruoli e seguendo regole di turnazione per garantire una partecipazione equa di tutti. Questa attività ha stimolato non solo l'apprendimento del pensiero computazionale, ma anche la creatività, la collaborazione e l'inclusione. La possibilità di manipolare fisicamente le tessere, prima di passare all'animazione digitale, ha inoltre favorito la comprensione intuitiva della programmazione. 

Un ponte verso il futuro: inclusione e competenze chiave 

Il webinar ha messo in luce come i-Code sia uno strumento che, se inserito in una solida cornice progettuale, può favorire e ampliare le possibilità partecipative di tutti i bambini. Con un uso consapevole di soluzioni educative come i-Code, si possono creare contesti di apprendimento che mettono al centro il bambino, sollecitando lo sviluppo di competenze chiave europee – come la creatività, il problem-solving e la collaborazione​​​.