Mercoledì, 16 Giugno 2021 07:26

La formazione di domani, tra soft skill e formazione ibrida

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Com'è cambiata la formazione nell'ultimo anno? Quali sono state le tematiche più ricercate? Quali metodologie sono state più apprezzate dalle persone? E la formazione di domani? Un'analisi alla formazione di oggi, e uno sguardo a quella di domani. 

La formazione nell’ultimo periodo ha avuto la possibilità di cambiare veste, trasformarsi completamente, implementando il digitale e le nuove tecnologie. Nonostante fosse una scelta obbligata dalla situazione contingente, la soddisfazione dei partecipanti e i report di settore suggeriscono che questa modalità potrebbe rimanere nel tempo. In che forma?

Le tecnologie e i software per la formazione e l’apprendimento erano un settore in ascesa già nel 2019. L’emergenza sanitaria ha velocizzato e rafforzato questa crescita, costringendo le aziende a convertire le iniziative già programmate, in digitale. In Italia l’e-learning era raramente utilizzato, e sfruttato nella maggior parte dei casi solamente per corsi legati agli obblighi normativi (corsi sulla sicurezza, la privacy, ecc).

Nel 2020 le aziende hanno iniziato a sperimentare ed esplorare nuove modalità formative: dalla conversione delle aule fisiche in aule virtuali, all’aggiunta graduale di nuove iniziative, come webinar ed eventi divulgativi, fino alla programmazione di nuovi corsi e percorsi, per sostenere i dipendenti durante questo periodo delicato.

Nell’indagine realizzata dal Gruppo Cegos, l’Observatory Barometer 2020, viene riportato come in Italia la metodologia più utilizzata per erogare formazione nell’ultimo anno sia stata quella della simulazione di situazioni reali legate al contesto lavorativo, seguito dall’utilizzo dell’apprendimento online (inteso come moduli e-learning, virtual classroom, formazione tramite risorse online). La ricerca ha coinvolto 4 paesi europei (Italia, Francia, Germania e Spagna), 250 Manager delle Risorse Umane e più di 1700 dipendenti. I dipendenti interpellati hanno utilizzato invece, per la maggior parte, l’apprendimento online (61%) mentre le simulazioni le troviamo solo al terzo posto.

Ripartire dalle Soft Skill

Le tematiche del telelavoro, del lavoro agile e dello smart-working sono state particolarmente trattate in azienda nel corso dell’ultimo anno, soprattutto perché spesso queste modalità lavorative erano nuove per l’organizzazione; Team di lavoro virtuali, Modalità di lavoro da remoto e Gestione dello stress sono altri fra gli argomenti maggiormente trattati.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle soft skill. Nel report leggiamo “Nello spazio di una notte queste soft skill si sono trasformate da capacità essenziali per il futuro a capacità imprescindibili per il presente”. Gli HR ritengono che la Capacità di adattamento (52%), la Comunicazione Digitale (46%), e il Remote management – collaboration (45%) siano le tre Soft Skill prioritarie da padroneggiare, per i dipendenti della propria azienda.

Formare le persone su queste specifiche competenze trasversali, consentirà di preparare e affrontare al meglio le sfide del futuro.

Le caratteristiche della formazione oggi

Gradualmente, l’idea di formazione aziendale sta cambiando, anche grazie alla grande spinta “innovativa” dell’ultimo anno in direzione Digitale. Alla base di questa nuova prospettiva, centrale è l’idea di flessibilità e velocità, di cui abbiamo già parlato nel blog.

Nell’indagine precedentemente citata, vengono indagati anche i fattori ritenuti più importanti dagli HR, per incoraggiare i dipendenti a seguire la formazione e allo stesso tempo stimolare il loro impegno. Al primo posto troviamo la Facilità di accesso ai contenuti (54%), successivamente le Simulazioni di situazioni lavorative reali (48%) e l’Aspetto ludico e interattivo della formazione (43%). A seguire, l’Accompagnamento di un tutor o trainer e il Coinvolgimento del manager sono allo stesso livello, poi l’Accesso alle risorse in ogni momento e situazione e per finire il Riconoscimento di badge e certificati.

I dipendenti hanno cambiato quest’ordine, mettendo al terzo posto l’Accessibilità delle risorse (47%), dando importanza invece al Riconoscimento di badge e certificati (45%) e allo stesso tempo, togliendola all’Aspetto ludico e interattivo. Una possibile spiegazione di quest’ultimo dato, è che l’aspetto interattivo venga dato per assodato e ormai alla base di tutte le attività formative.  

Uno sguardo al domani

L’indagine approfondisce anche l’impatto della Digital Transformation sull’organizzazione e sulle persone, con le possibili conseguenze e le azioni che si stanno introducendo in azienda. Significativa è l’importanza che viene affidata allo sviluppo delle competenze, nell’affrontare la trasformazione digitale: per questo motivo stanno diventando sempre più centrali tematiche come Upskilling, ossia l’aggiornamento e lo sviluppo di competenze per lavorare in modo più efficace, e Reskilling, lo sviluppo di competenze per ricoprire un incarico nuovo, la riqualifica quindi di una persona e delle sue competenze. Il terzo strumento identificato dalle aziende per far fronte all’impatto del digitale sulle competenze e sui ruoli in azienda, è il Recruiting.

La trasformazione digitale è un fenomeno che ha toccato, e tocca direttamente, anche la formazione in azienda, con l’impiego della formazione a distanza. L’ultimo periodo, come abbiamo già detto, ha permesso di mostrare e far scoprire le potenzialità, le possibilità, e in generale far conoscere su larga scala questa modalità formativa; basti pensare che il 77% dei dipendenti italiani, durante il lockdown, ha seguito almeno un corso di formazione online (in Europa, il 64%). La soddisfazione per questi corsi è pari al 93%.

L’utilizzo obbligatorio di questa modalità ha reso chiaro che, anche nella formazione a distanza, è possibile avere una didattica interattiva, coinvolgente e dinamica, flessibile e personalizzata.

Questi dati suggeriscono che la formazione uscirà da questo periodo trasformata. Nonostante la forte partecipazione alle attività e l’alta soddisfazione, non è realistico pensare che la formazione a distanza sarà l’unica metodologia utilizzata. Più credibile è l’ipotesi che la formazione di domani sarà ibrida, con un nuovo equilibrio fra aule in presenza, virtual class, e materiali asincroni (brevi video, simulazioni e tutorial, momenti di studio autonomo, quiz e questionari, percorsi di microlearning, approfondimenti e molto altro). Le attività formative, quindi, saranno sempre più integrate, modulari, flessibili, immersive, efficaci e con al centro gli interessi delle persone.

Diventerà ancora più centrale l’utilizzo di una piattaforma in grado di gestire tutte queste modalità formative in modo integrato, per raggruppare e monitorare le varie attività da un unico ambiente. Conosci già la piattaforma ADEVICO? Questa Learning Experience Platform ti permette di progettare, erogare, monitorare e gestire tutte le attività formative aziendale da un unico ambiente.

 

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