Mercoledì, 30 Giugno 2021 09:10

Il Microlearning: per una formazione veloce, puntuale ed efficace

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Che cos'è il Microlearning? Quali vantaggi porta con sé questa metodologia? Un approccio smart, dinamico e personalizzato alla formazione: contenuti brevi e attività veloci per rispondere a bisogni specifici, in modo chiaro, flessibile e personalizzato. Materiali sempre disponibili e accessibili da più dispositivi. 

Nell’ultimo periodo, il Microlearning è diventata una metodologia didattica molto utilizzata e riconosciuta nella formazione aziendale. Questo perché permette di veicolare contenuti formativi nuovi, sviluppare nuove competenze, condividere informazioni utili, rinfrescare velocemente concetti già approfonditi e supportare operativamente nelle attività lavorative, il tutto in modo rapido e dinamico. Il tempo che le persone dedicano alla formazione è sempre più breve, anche in seguito alle nuove modalità lavorative e ai nuovi ritmi che caratterizzano la nostra vita.

Per rispondere a questi cambiamenti, il Microlearning si presenta come un’ottima soluzione: il percorso è pensato infatti come una serie di contenuti brevi – micro, per l’appunto –, precisi, chiari, sempre disponibili e fortemente interconnessi fra loro. Rimane centrale l’aspetto educativo: nonostante la brevità delle sessioni, il percorso dev’essere di qualità e fornire una formazione completa e coinvolgente. Grazie a queste caratteristiche viene incentivata la partecipazione e l’autonomia delle persone, alleggerendo inoltre il processo formativo.

Le caratteristiche fondamentali dei contenuti

Le micro-attività, come già detto, devono essere brevi: la durata consigliata è solitamente fra i 3 e i 15 minuti massimo. È importante che i materiali siano collegati gli uni agli altri, facendo risaltare in questo modo la struttura complessiva del percorso. Allo stesso tempo, ogni pillola formativa dev’essere autoconsistente e autonoma, ossia deve avere un focus preciso e un argomento unico, che si esaurisce nei pochi minuti a disposizione.

Vista la rapidità dei momenti formativi, è necessaria chiarezza e precisione: materiali diretti, coinvolgenti e senza informazioni superflue. Tutte queste caratteristiche agevolano l’interiorizzazione e la memorizzazione delle informazioni.

La specificità delle singole attività favorisce inoltre un approccio alla formazione just-in-time: in questo modo la persona può ricercare direttamente la soluzione ad un problema all’interno di un percorso di microlearning, al momento del bisogno. Potrebbe essere sufficiente guardare una video-pillola di pochi minuti su come svolgere una particolare procedura con un applicativo aziendale, per risolvere un problema in autonomia senza il bisogno di frequentare un corso di molte ore.

La grande diffusione di questa metodologia nell’ultimo periodo è dovuta anche alla digitalizzazione della formazione aziendale, all’implementazione di piattaforme e-learning e all’utilizzo sempre più consapevole della formazione asincrona. Grazie a tutti questi elementi, è possibile rendere i contenuti sempre accessibili alle persone, non più solo dall’ufficio e non più solo dal computer, ma in ogni momento della giornata e da qualsiasi dispositivo. Un percorso di microlearning può essere quindi seguito all’inizio dal computer, poi dallo smartphone e completato dal tablet, in momenti diversi e nel corso del tempo, mantenendo i progressi maturati indifferentemente dal dispositivo utilizzato. Nella creazione delle micro-attività è importante tenere a mente l’adattabilità dei contenuti su più dispositivi, mantenendo ridotte le dimensioni dei file per una fruizione fluida e senza consumo eccessivo di dati.

Perché utilizzare questa metodologia

Un aspetto importante da sottolineare di questa metodologia formativa è la velocità con cui è possibile aggiornare, gestire e monitorare i percorsi di microlearning, l’autonomia e il controllo conferito alla persona e le possibilità dei contenuti utilizzabili.

L’aggiornamento dei contenuti può essere fatto in modo puntale sulla singola pillola che necessità modifiche, senza il bisogno di cambiare e ricaricare l’intero pacchetto formativo. Per fare ciò è necessario però che la piattaforma e-learning utilizzata disponga di un sistema di versioning, che permetta l’upgrade dei contenuti, tenendo traccia delle diverse versioni caricate nel tempo di uno stesso documento.

Per aumentare l’accessibilità del percorso, è importante che i contenuti siano rintracciabili con un sistema di tagging, o suddivisi tramite una categorizzazione chiara per il partecipante. La descrizione di ogni micro-azione deve permettere inoltre all’utente di capire se il materiale formativo risponde alle sue necessità.

La granularità delle attività che compongono un percorso di microlearning, permette di ricavare informazioni puntuali e molto precise sull’andamento del corso proposto, semplificando il monitoraggio delle attività. Ad esempio, è possibile analizzare l’engagement dei singoli partecipanti, l’interesse complessivo, le statistiche di completamento dei singoli argomenti e il gradimento complessivo del percorso. La piattaforma elearning utilizzata deve permettere quindi lo scaricamento dei dati necessari.

Grande autonomia viene affidata alle persone: liberamente possono infatti scegliere quando seguire il percorso e quali contenuti formativi frequentare. Viene riportato dai partecipanti un maggior senso di controllo verso le attività formative, che favorisce inoltre l’interesse e il completamento del percorso.

Il Microlearning permette inoltre di utilizzare una grande varietà di contenuti, declinabili a seconda delle necessità. I materiali più utilizzati sono sicuramente le video-pillole realizzate ad hoc, o ricavate dalle registrazioni di webinar, eventi o video più lunghi; altri contenuti sono ad esempio blog post, infografiche, presentazioni, sezioni di podcast, documenti interattivi e brevi giochi immersivi. È sempre importante valutare quale materiale è più adatto a trasmettere il concetto, l’informazione nel modo migliore.

Incentivare la partecipazione

Come abbiamo già visto nel nostro blog, per incentivare le persone a frequentare un corso di formazione, le tecniche di Gamification possono venirci in soccorso. L’aggiunta, inoltre, di elementi di Social Learning consente una partecipazione attiva e la creazione di un gruppo proattivo.

Per concludere vi lasciamo con alcuni esempi di integrazione fra queste metodologie:

  • la possibilità di suggerire il percorso ai colleghi tramite la piattaforma di discussione aziendale;
  • la condivisione di una specifica micro-attività di probabile interesse a chi si sta imbattendo in un problema che noi siamo riusciti a superare con il contenuto formativo;
  • l’implementazione di una classifica con nomi e percentuali di completamento del corso;
  • la possibilità di aggiungere o suggerire nuovi contenuti ai partecipanti o ai gestori;
  • la strutturazione di uno spazio di dialogo con i colleghi, per condividere dubbi o suggerimenti;
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